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Cos'è il TriodOtto?

 

 

 

 

E' un amplificatore  a valvole dal costo molto contenuto che eroga circa 8W con una distorsione " piuttosto bassa"; come dice il nome, lo stadio finale, in classe A, è composto da 8 Pcl82 (4 per canale) in connessione a triodo. Passiamo subito allo schema partendo proprio dallo stadio finale:

 

 

La cosa che subito salta agli occhi è che il primario del trasformatore di uscita non è percorso dalla corrente continua di polarizzazione dei tubi; proprio questo mi ha permesso di utilizzare, come trasformatore di uscita, un banalissimo toroidale 230/12 da 50VA, usualmente utilizzato per illuminotecnica!

Questa idea mi è stata passata dal mio amico Diego Barone (un ragazzo veramente in gamba! Vi consiglio di visitare il suo sito), ma questo tipo di schema viene utilizzato anche dal sig. Otala nei suoi schemi (naturalmente con dei TU per applicazioni audio). Molto importante però per questo tipo di configurazione è il condensatore di accoppiamento del primario del toroide: infatti deve essere necessariamente di ottima qualità pena di avere un basso "moscio" e una gamma alta poco dettagliata. Proprio per questo ho utilizzato un Solen 630V 10uF MKP con in parallelo un Arcotronics 1000V 0.1uF MKP(serie1.72 kp).

 

 

 

 

Un'altro particolare che necessita attenzione è la reazione locale implementata connettendo direttamente i catodi delle Pcl82 sul secondario del trasformatore di uscita (naturalmente in controfase). Questo porta dei benefici su tutta la gamma audio, aumentando particolarmente la nitidezza della gamma alta. La corrente continua di polarizzazione delle valvole è vero che scorre nel trasformatore di uscita, ma nel secondario, quindi produce flusso magnetico piuttosto contenuto che non porta alla saturazione del nucleo. In più la resistenza da 47K in parallelo al condensatore di accoppiamento è necessaria per far  passare una corrente nel primario per controbilanciare quella del secondario.

 

Passiamo adesso al preamplificatore:

 

 

 

Il segnale in ingresso al TriodOtto trova subito il potenziometro del volume (Alps serie blu 2x100K) dopodichè viene amplificato dal triodo della ECC88; il segnale viene poi riamplificato dal triodo contenuto nella Pcl82 e infine passa dall'inseguitore realizzato sempre con un triodo della Pcl82. Per questo preamplificatore niente da aggiungere: non è ne copiato ne originale, a differenza del finale che è abbastanza diverso dai soliti schemi che ci sono in giro da 50 anni! Per quanto riguarda i condensatori di accoppiamento del segnale, in questo preamplificatore ho utilizzato degli Arcotronics in poliestere, che risultano piuttosto buoni se rapportati al loro costo.

Per finire diamo un'occhiata allo stadio di alimentazione:

 

 

 

 

Ci sono 5 stabilizzatori separati: 2 per il finale (dx,sx), 2 per il pre (dx,sx), 1 per il bias dei triodi finali.    

Non sono necessari molti discorsi per questa sezione del TriodOtto: tutti gli stabilizzatori sono realizzati con componenti discreti che implementano il tipico stabilizzatore serie; per quanto riguarda invece i riferimenti di tensione sono stati utilizzati degli Zener polarizzati grazie a generatore di corrente costante.

Qualcuno si chiederà: perchè complicarsi la vita utilizzando 4 Pcl82 per canale, invece di utilizzare una bella EL34? Rispondere a questa domanda è semplice: l'idea di realizzare questo amplificatore è nata quando, in una "discarica di materiale elettronico", trovai diverse Pcl82, Ecl82, Pcl805, Ecc88, Ecc82, Ecc83....Insomma portai via un po' di roba! A quel punto ero obbligato a costruire qualcosa, così è nato il TriodOtto. La versione semplificata di questo amplificatore è il TrioDue realizzato proprio con due EL34.

 

La prova di ascolto di questo integrato l'ho affidata al mio compagno di studi Roberto Barsacchi: anche lui appassionato di audio Hi-Fi, ma con una buona esperienza dato che ha ascoltato moltissimi impianti Hi-End. 

 

Prova di ascolto:

" L’amplificatore è stato inserito nella mia abituale catena d’ascolto composta da:

-        Lettore cd COPLAND CDA 266;

-        Preamplificatore a valvole autocostruito ‘CONCERTO’;

-        Amplificatore finale ibrido autocostruito ‘GRAN CONCERTO’ (10W in classe A);

-        Amplificatore finale a stato solido autocostruito ‘OVERTURE’ (completamente bilanciato, 150W su 8 ohm);

-        Diffusori B&W CDM 7 Nautilus;

-        Cavi di segnale VDH THE THUDERLINE HYBRID;

-        Cavi di potenza VDH THE ROYAL JADE HIBRID, VDH THE D352 HIBRID (collegati in bi wiring);

 

Una volta acceso l’amplificatore risulta essere così silenzioso da non accorgersi del suo stato operativo, solamente avvicinando l’orecchio al tweeter si nota un leggero fruscio (è raro trovare amplificatori a valvole così poco rumorosi).

Al primo ascolto il suono riprodotto dal TriodOtto è estremamente convincente, equilibrato e veramente naturale. Come c’era da aspettarsi la sua impronta è tipicamente valvolare con una gamma bassa morbida, una gamma centrale fluida, corposa e priva di asprezze. Gli alti hanno una buona ariosità anche se l’estrazione del dettaglio non è eccezionale. Ad un ascolto più accurato e prolungato ho notato che la gamma alta è di grana leggermente grossa e quindi strumenti come i piatti di una batteria oppure le note di un clavicembalo sono meno rifiniti rispetto alle mie abitudini d’ascolto. La dinamica è il punto debole del TriodOtto. La musica riprodotta risulta infatti leggermente ‘rilassata’,  cioè le escursioni dinamiche (es. l’attacco di un piano forte, ecc.) risultano essere  un pochino ‘smussate’.

Con le B&W  (90dB di efficienza) la pressione sonora è più che sufficiente per l’ascolto in un ambiente domestico di dimensioni medie. L’unico limite si ha nella riproduzione delle grandi masse corali che in alcuni punti, a seguito di cenni di distorsione, è necessario abbassare il volume.

 Complessivamente il TriodOtto si fa apprezzare per la grande capacità di riprodurre musica senza affaticare l’ascolto e di ricreare una sonorità particolarmente piacevole. Quindi, in relazione al basso costo dell’apparecchio e alla qualità della componentistica impiegata (i trasformatori d’uscita sono dei piccoli toroidali per illuminotecnica!), il TriodOtto si presenta come un apparecchio molto ben riuscito.

 Roberto Barsacchi "                        

 

Alcuni dati tecnici:

 

    Risposta in frequenza:    10-50000 Hz

 

    | Impedenza di uscita |:    circa 1Ω in gamma audio

 

    Potenza:                            8W @ 4

   

    Slew-Rate:                        circa 1V/µs

 

 

    Risposta onda quadra su carico da 4 :

 

 

 

 

 

 

    Risposta onda quadra su carico da 1µF!! // 4Ω:

 

 

 

 

 

 

    Spettro alla massima potenza (poco prima del "taglio"), su carico da 4Ω a bassa frequenza:

 

 

 

 

 

    Spettro alla massima potenza (poco prima del "taglio"), su carico da 4Ω a alta frequenza:

 

 

 

    

 

 

 

 

  

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